PUC comune arzachena

Il PUC in parole semplici.

Ci chiediamo costantemente perché il Comune di Arzachena ancora non abbia un PUC.
Puntualmente, ad ogni tornata elettorale se ne parla e ripetutamente lo si inserisce nel programma da proporre agli elettori come obiettivo essenziale. Alcune amministrazioni ne hanno fatto un cavallo di battaglia, altre invece lo hanno comunque proposto fra gli obiettivi principali dandogli un peso diverso, quasi come se l’argomento, col passare del tempo, fosse diventato meno importante, meno spendibile e che a parlarne lo si percepisse come un tema noioso legato esclusivamente al settore edilizio e all’economia del mattone.

L’acronimo PUC di cui parliamo sta per “Piano Urbanistico Comunale”. A molti può sembrare un tema troppo specialistico, difficile da decifrare, di esclusiva valenza tecnica. Tutto sommato si tratta materialmente di un insieme di documenti composto principalmente da elaborati come cartografie e norme di attuazione, ma ha un peso enorme: é uno strumento che serve a gestire il territorio comunale.
In altre parole non può essere inteso come un documento che indica semplicemente i gradi di edificabilità delle diverse aree che compongono il territorio.

Fare un piano urbanistico significa prima di tutto fare una serie di scelte politiche utili per la collettività, scelte di ampio raggio che si fondano su dati oggettivi che riguardano la crescita demografica, le vocazioni dell’economia, le potenzialità geografiche, i valori ambientali e via discorrendo.
Il principio sta perciò nelle scelte politiche, ovvero nello sforzo che l’amministrazione locale é chiamata a fare per creare dei presupposti, programmare con chiarezza il futuro.
Una dopo l’altra si sono alternate generazioni di consiglieri che ahinoi, hanno disatteso questa aspettativa. Nel mentre la disciplina urbanistica si è evoluta offrendoci nuovi strumenti al passo coi tempi e con i nuovi modi di vivere, le tendenze espansionistiche dei centri abitati sono mutate e oggi esige la trasformazione, la riconversione, la riqualificazione e il perseguimento della qualità urbana.

Lo strumento attualmente in uso (Programma di fabbricazione) ha origini che risalgono agli anni ’80. E’ obsoleto e deve necessariamente essere sostituito con altri strumenti più adeguati.
Le leggi Regionali non consentono ulteriori modifiche sostanziali ai piani comunali obsoleti, pertanto nei comuni sprovvisti di PUC non è possibile riprogrammare in termini parziali la gestione del territorio. Non a caso, gli interventi di trasformazione che hanno una certa rilevanza paesaggistica ed economica sono soggetti al vaglio degli enti e delle commissioni regionali i quali hanno il ruolo di compensare i vuoti normativi comunali.
Uno strumento obsoleto come il Programma di Fabbricazione ha molte lacune, zone “grigie” indefinite che pur essendo limitate lasciano margini interpretativi ai soggetti politici e dirigenziali per poter mettere in atto la commistione fra gestione pubblica e interessi privati.
Ne scaturisce che pur godendo, il territorio di Arzachena, di forti interessi economici e notevoli potenzialità di sviluppo, viene comunque penalizzato dall’incertezza degli investimenti dovuta alla mancanza di programmazione e l’assenza di strumenti amministrativi appropriati.

Si ha la sensazione che la classe politica voglia rimanere in una situazione di stallo normativo che giace banalmente sulla paura di fare anche delle scelte impopolari.
Aver prodotto uno strumento di gestione del territorio con canoni contemporanei vorrebbe dire, anzitutto, aver avuto il coraggio di fare importanti scelte politiche basate su una visione concreta che potrebbe generare effetti positivi per un avvenire di almeno vent’anni.

Per maggiori dettagli non esitate a contattarci su info@siamoarzachena.it

Di admin

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *